VIAGGIARE SOLI PER RITROVARE SE STESSI
Siamo in aeroporto, seduti appena fuori dal gate in attesa di un volo: a destra, una famiglia con due bambini riepiloga il contenuto delle valigie; a sinistra, una coppia è impaziente di festeggiare l’anniversario, mentre al centro, un uomo tra sé e sé consulta il suo tablet. Sicuramente viaggia per lavoro.
Al ristorante, in un tavolo apparecchiato per due persone, una donna sola attende il suo piatto, confrontando la sua mise en place con la tovaglia sgombra del coperto di fronte. Certamente è ispettore, oppure cerca di dimenticare qualcosa.
I pregiudizi verso chi viaggia appartengono ad una ristretta parte della popolazione mondiale, soprattutto alle nazionalità dell’emisfero australe: e se l’uomo in aeroporto stesse controllando il suo itinerario per un’avventura in Amazzonia? Forse la donna al ristorante ha solo bisogno di una pausa e contempla con serenità il posto vuoto di fronte a lei.
Indipendentemente dalla motivazione che ci spinge a partire, il viaggio è sempre un percorso interiore, in cui il desiderio della nuova meta corrisponde alla ricerca di qualcosa dentro di sè.
Uno studio condotto dall’ International Journal of Travel and Tourism Research, che promuove lo sviluppo di ricerche nell’ambito turistico, conferma i benefici del “Solo Travelling”: un test su 24 viaggiatori solitari ha riscontrato un miglioramento della loro autostima, delle capacità di apprendimento e della qualità dei pensieri, che diventano più flessibili e liberano la mente.
Ecco perché quella che fino a pochi anni fa sembrava un’idea bizzarra e adatta a pochi, oggi rappresenta l’ultima frontiera del viaggio: la vacanza solitaria. Si tratta di un trend fortemente in crescita, una sorta di rito di passaggio: viaggiare da soli significa libertà e indipendenza, sviluppare consapevolezza e riscoprire priorità e obiettivi.
Pensiamo al tema ricorrente del viaggio nella letteratura. Dall’Odissea e l’Eneide a Bruce Chatwin, passando per Jonathan Swift e il suo Gulliver: viaggiare era un modo per restituire un senso all’esistenza, per affermare la propria autonomia in opposizione a qualsiasi evento potesse ostacolare il desiderio di conoscenza.
Dedicato a coloro che in una vacanza amano perdersi per poi ritrovarsi, Lefay Resort & SPA Lago di Garda è la destinazione ideale per riscoprire le emozioni più autentiche: approfittando delle proposte ideate per rigenerare mente e corpo, i Programmi Salute Lefay SPA Method solo ideali per ritrovare il completo riequilibrio.
Possono essere effettuati da soli o con qualcuno di speciale che scegliamo per condividere un’esperienza di rinnovo: e perché no, potrebbe trattarsi della donna al tavolo accanto o dell’uomo in attesa del check in.