Stay Green

Viaggiare green: la biodiversità del Parco Alto Garda Bresciano

Un 2017 da record per il settore “Viaggi”, terzo per export a livello mondiale. Al vertice della classifica delle destinazioni più desiderate, si trova l’Europa, che rispetto al 2016, lo scorso anno ha registrato una crescita dell’8% con 671 milioni di visitatori*. Un aumento che ci porta a riflettere sul suo impatto ambientale: Il 44% degli italiani dichiara di essere disposto a spendere di più per soggiornare in strutture che rispettano il territorio. Un numero dissonante con il 29° posto che occupa l’Italia nella classifica delle mete più “green”*, dove, per contro, si contano 51 siti UNESCO dei mille nel mondo. Fra gli approcci più avvalorati per viaggiare responsabilmente, vi è quello di optare per i luoghi orientati alla tutela del territorio.

Lefay Resort & SPA Lago di Garda, una delle eccellenze mondiali a livello di sostenibilità, ha raggiunto questo primato grazie a una serie di misure adottate in tutti gli ambiti dell’esperienza di soggiorno, verificate e confermate da certificazioni e riconoscimenti internazionali.

Sin dal principio, la location individuata per la sua costruzione è stata fondamentale: il Parco Alto Garda Bresciano, una delle aree più ricche in termini di biodiversità.

Si tratta di una “Zona di Protezione Speciale” (ZPS) della Rete Natura 2000, principale strumento per la conservazione della biodiversità dell’Unione Europea. Istituita nel 1989, l’area occupa una superficie di 38.000 ettari e comprende i Comuni di Salò, Gardone Riviera, Toscolano Maderno, Valvestino, Magasa, Gargnano, Limone sul Garda, Tignale e Tremosine.

A differenza di altri parchi ritagliati in zone omogenee, quello gardesano si distingue per i forti contrasti ambientali: una sinergia tra l’ambiente lacustre e quello montano che si ritrova, da una parte, nel clima e nella vegetazione mediterranea della Riviera e, dall’altra, nell’entroterra, dove alcune cime sfiorano i 2000 metri di quota.

Un dualismo che rende possibile l’esistenza di un’eccezionale biodiversità. Per quanto riguarda la flora, in pochi chilometri in linea d’aria si passa dalle Limonaie ai boschi di Querce, Faggete e Mughete. Anche la fauna presenta un’enorme varietà dovuta ai diversi ambienti presenti nel Parco.

Vi si trovano infatti uccelli acquatici come svassi o folaghe e volatili boschivi, tra cui cince, ghiandaie e il gallo forcello. Fra i mammiferi si scorgono camosci, cervi, caprioli, volpi, donnole, faine e cinghiali. Parlando di insetti, si sottolinea la presenza di 959 specie diverse di farfalle (circa la metà di tutte le specie presenti in Italia).

Una bellezza variegata di suggestivi scenari, che Lefay s’impegna a rispettare con pratiche sostenibili monitorate e aggiornate periodicamente e con il coinvolgimento degli Ospiti. Per saperne di più, scoprite Lefay Green Book.

 

*Dati pubblicati da UNWTO, Organizzazione Mondiale delle Nazioni Unite Turismo
*Dati Environmental Performace Index

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