Mente e benessere: l’importanza di ascoltare cosa pensa il corpo
Nell’ambito wellness, le pratiche “Detox” sono ormai una tendenza diffusa. Negli ultimi anni, i programmi e i trattamenti dedicati alla depurazione si sono concentrati sull’alimentazione, la bellezza, gli accumuli tossici del corpo e molto altro.
Tuttavia, l’elemento più problematico per la salute dell’organismo è la mente.
I pensieri ricorrenti, lo stress e le ansie producono scarti finali nel corpo che si riflettono sulla vita e sul modo di relazionarsi con gli altri.
A differenza della Medicina classica, gli approcci medici più integrati e completi, si basano sia sulla componente fisica del disagio, sia su quella metafisica: in altre parole, uno stato di salute globale, presuppone l’armonia e l’equilibrio di mente e corpo.
Quanto può influire una mente intossicata sul nostro stato di salute? L’abbiamo chiesto a Jader Tolja, medico, psicoterapeuta e ricercatore che fa parte del Comitato Scientifico Lefay SPA Method.
Secondo le visioni più aperte, mente e corpo sono connessi. Possiamo dire che riportare chiarezza a livello delle emozioni può aiutare a superare momenti di difficoltà?
In realtà mente e corpo non sono connessi: sono l’espressione di uno stesso processo su piani diversi. Noi pensiamo con tutto il corpo. Ad esempio, se ho freddo non mi irrigidisco solo fisicamente, ma anche mentalmente. Se sono depresso mi incurvo fisicamente. Così come una pratica corporea, come il tai-qi, ci riporta nel presente, analogamente, sbrogliare la nostra mente dai suoi nodi, libera anche i processi del corpo.
Sempre più ricerche dimostrano che l’attitudine mentale può fare la differenza nel superamento di un disturbo. Lei è d’accordo?
Sì. Tuttavia è fuorviante pensare che la soluzione stia nel pensare positivo. Il ‘pensiero positivo’ può portare a un distacco da sé stessi altrettanto profondo di quello causato da una depressione. Ciò che davvero può fare la differenza è l’essere autentici e in contatto con sé stessi. Recenti studi hanno rivelato che le persone che provano una tristezza autentica, hanno lo stesso incremento di efficacia del sistema immunitario di coloro che provano gioia profonda. La differenza non sta tra gioia e tristezza, ma tra sentire e non sentire il proprio corpo e le sue emozioni.
Quali sono le conseguenze di un mancato ascolto dei segnali del corpo?
Ogni sintomo corporeo sta dicendo qualcosa di importante su di noi, sulla nostra vita. Quando la risolviamo con una compressa, stiamo sopprimendo solo il disagio fisico, o anche tutto quello che potrebbe rivelarci di noi? Il prezzo che paghiamo corrisponde al numero di potenziali informazioni che vanno perse, ignorando che quel sintomo rivela qualcosa della nostra vita. È necessario cambiare la percezione di sé: non percepirsi come esseri «malati», bensì come eterni «creatori» di soluzioni per risolvere il conflitto tra i nostri bisogni e le difficoltà della vita.
Dal 2016 il Dottor Tolja fa parte del Comitato Scientifico Lefay SPA Method. Le sue pubblicazioni (come ad es. “Pensare col corpo”, il suo testo più conosciuto e tradotto), approfondiscono la relazione tra mente, corpo e cultura. Grazie alla sua esperienza, ha collaborato all’introduzione del “Consulto Psicosomatico Generale” nelle proposte benessere 2018. Tale colloquio permette di guardare alla malattia dal punto di vista del corpo, riportare chiarezza e farci ritrovare la collocazione logica di ciò che stiamo attraversando.